L’azienda è illuminato esempio di chi interpreta nel migliore dei modi il territorio, traendo i frutti nel rispetto dei suoi elementi. Dopo aver studiato il suo più insigne esempio viticolo, il Raboso, Giorgio ha compiuto scelte drastiche su potature e utilizzo dei legni di piante indigene per la migliore sosta evolutiva. I risultati sono di livello elevato, come testimonia il Gelsaia, permeato di tipica vivacità e giusta morbidezza. Meravigliosa la versione passita. Nella produzione anche vini di qualità da bacca bianca e rossa, con speciale menzione per il passito.
RABOSO PIAVE PASSITO
Consistente e pregiato rubino che splende con lampi violacei. Concede elegante sequenza di profumi: ciliegia candita, viola, tabacco, terracotta su finezze balsamiche e di rabarbaro. Non da meno la trama gustativa, invitante ed estremamente levigata, che appaga con calore e morbidezza ricamata da struttura portante fresca e dal tannino piacevole. Accompagna a lungo con ritorni di frutta rossa e cioccolato. Da quattro selezionate annate tra il 2003 e il 2009 evolute in rovere.
PIAVE MALANOTTE GELSAIA 2011
Consistenza di rubino intenso che dona luce al bicchiere. Nobile e attraente con bella composizione di ribes e amarena tra soffi floreali di viola ed esaltante balsamicità di eucalipto. Sorso pieno e fruttato dal tannino vivido, già elegante, e dalla struttura e dalla persistenza tangibili. Un vino storicamente importante per il riscattom del raboso, un amblema. Rovere per 28 mesi.
MERLOT SANTE ROSSO 2011
Intensità di rubino profondo. Olfatto di prugna e ciliegia in confettura domestica, seguono nuance floreali in pot-pourri e rimandi lievemente vegetali. Assaggio nitido e asciutto, con tannino presente per una lunga persistenza. Macerazione per 10 giorni in carati, poi in barrique per almeno 8 mesi.
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