Giornata di degustazioni, sabato 24 ottobre 2015 dalle ore 11:00 alle ore 20:00, presso l’Enoteca La Moscheta di Padova in Corso Milano, 58.
Saremo presenti con i seguenti vini:
Raboso Piave Doc 2012
Gelsaia 2011 Piave Malanotte Docg
Sante Rosso Merlot Igt delle Venezie
Rosa Bruna Rosato di Raboso Spumante Brut Metodo Classico tradizionale.
30 i produttori presenti e 100 i vini e i distillati in degustazione.
www.girovino.it
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Sabato 24 ottobre 2015 – GIROVINO all’Enoteca La Moscheta di Padova
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I Vini d’Italia 2016 – Le Guide de l’Espresso
Una stella rossa
(azienda di livello elevato)Nonostante l’eclettismo produttivo gli permetta di esprimersi positivamente anche con altre tipologie, Giorgio Cecchetto è giustamente conosciuto come uno dei massimi interpreti del Raboso, un rosso del Piave tradizionalmente ostico e scontroso che questo talentuoso vignaiolo è riuscito a tradurre in un vino più moderno e comunicativo senza sacrificarne il carattere deciso. Assente il Malanotte Gelsaia, l’etichetta più importante della casa, ne fa adeguatamente le veci forse la migliore versione “base” fin qui prodotta.
PIAVE RABOSO 2011
17/20
Raboso dell’annopiccoli frutti rossi e toni di sottobosco; palato di bel carattere, dai toni piccanti e dall’acidità rinfrescante, con tannino fitto che insaporisce e buona persistenza finale
BRUT ROSA BRUNA CUVÈE 21 2011
16/20
fiori secchi, rosa canina e agrume rosso; carbonica un po’ generosa, centro bocca di buona caratterizzazione, non complesso ma molto piacevoleMANZONI BIANCO 2014
16/20SANTE ROSSO 2012
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Vini d’Italia 2016 – Gambero Rosso,
Giorgio Cecchetto e la moglie Cristina, anno dopo anno, accrescono l’azienda di famiglia che oggi è giunta a estendersi per più di 70 ettari. Tre i corpi su cui si opera: quello storico Tezze di Piave attorno alla cantina distribuito sulle piane ghiaiose del Piave, quello a Motta di Livenza in cui il suolo appare più ricco di argilla, e infine quello di Cornuda, l’unico a ridosso delle colline, in cui tutte le attenzioni vengono dedicate alla produzione della glera. La grande attenzione posta da Giorgio e Cristina nella produzione del Raboso ha
permesso alla versione del 2011 di esprimersi con intense note di frutto fresco, con le sfumature vegetali che alleggeriscono e rinfrescano il quadro aromatico. In bocca la tipica rusticità del vitigno è governata da un tannino levigato che dona tensione ed eleganza al sorso. Il Sante Rosso è un Merlot che si esprime con note di frutto rosso molto maturo, al palato risulta pieno, polposo e immediato.PIAVE RABOSO 2011
(due bicchieri)
ROSA BRUNA Cuvée 21 Brut M. Cl. ‘11
(due bicchieri)
SANTE ROSSO ‘12
(due bicchieri)Leggi Tutto » -
RABOSO magia del Piave
articolo di Cinzia Bonfà su Bibenda7 – n.159 del 2 ottobre 2015
Diciamo che tutti noi conosciamo la patriottica canzone del Piave scritta nel 1918 chiamata anche “La leggenda del Piave” quando l’Impero austro-ungarico decise di sferrare un grande attacco (ricordato con il nome di “Battaglia del solstizio”) sul fronte del fiume Piave per piegare definitivamente l’esercito italiano ma che fu poi (fortunatamente) costretto ad arrestarsi a causa della piena del fiume. Proprio il fiume Piave è stato protagonista di devastante potenza nelle piene dando origine a inondazioni che hanno lasciato un terreno alluvionale ben drenato, dove nel corso dei secoli si sono sedimentati i detriti ghiaiosi. Ed è su questa tipologia di terreno che, a Tezze di Piave, l’azienda Cecchetto coltiva il Raboso.
Il Raboso del Piave è un vitigno autoctono del Veneto antichissimo con radici che affondano le proprie origini nei secoli fino ad arrivare al 1600 ed è un vitigno scorbutico, difficile da domare e poco accondiscendente con i gusti comuni. Una volta il Raboso era un vino duro, sgrassava il palato, “rabbioso”, appunto, com’era definito anticamente e da qui probabilmente l’etimologia del nome perché era un vino molto acido.
Oggi grazie a un numero di vignaioli che credono nelle potenzialità del vitigno unito alla particolarità del territorio, si sta valorizzando il Raboso vestendolo di nuova luce, ingentilendolo, creando un prodotto più easy, sempre dinamico con la sua decisa freschezza ma fruttato e più morbido e molto longevo.
Giorgio Cecchetto ama la ricerca e la sperimentazione ma ha anche un profondo rispetto per la tradizione e così tra passato e futuro nella sua cantina oltre al Merlot, Carmenère, Cabernet Sauvignon, Manzoni Bianco, Pinot Grigio e Prosecco, si possono assaggiare diverse prove, versioni ed esperimenti riguardanti il Raboso del Piave. Questo vitigno con l’azienda Cecchetto è in continua evoluzione, declinato in diverse tipologie, dalla versione tradizionale Raboso Piave a quella più lavorata del Gelsaia, per poi passare a quella spumantizzata del Metodo Classico Rosè, fino ad arrivare alla versione passita. Questo “cavallo di razza” ha sempre avuto delle potenzialità e già alla fine degli anni novanta l’azienda ha iniziato ad appassirne una parte per cercare di smussarne gli spigoli. Ecco che nasce il Gelsaia, un vino intrigante da lungo invecchimento, gentile, morbido, succoso e profumatissimo nell’esprimere il suo respiro. Dal 2011 è una Docg con la nuova denominazione Piave Malanotte che prevede la percentuale delle uve appassite in fruttaio che possono variare da un minimo del 15% a un massimo del 30%.Il Gelsaia con il 2011 è alla nona annata ed è prodotto solo nelle annate migliori in cui il Raboso ha raggiunto l’eccellenza espressiva. Nel calice si muove denso e impenetrabile, dal colore rubino vivido. Profumatissimo di leggerezze fruttate, intrigante nel proporti ciò che realmente è: bellezza e voluttà. Humus, confettura di visciole e gelsi, amarena sotto spirito, liquirizia e tabacco dolce. La dolcezza immediata è stemperata da una decisa acidità e da un tannino presente e rugoso ma mai invadente che accompagna un sorso felice in una lunga persistenza fruttata. Indimenticabile.
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Raboso dell’anno per la Guida I VINI D’ITALIA 2016 de L’ESPRESSO
La Guida I VINI D’ITALIA 2016 de L’ESPRESSO assegna alla nostra azienda una stella (otto premiate per il complesso delle alte performance raggiunte in cantina) tra le 31 segnalate come “the Best” nella Marca Trevigiana ed elegge il nostro Piave 2011 Raboso dell’anno con 17/20.
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Al SANTE ROSSO il massimo riconoscimento della Guida ai Vini d’Italia VITAE
Il MERLOT SANTE ROSSO 2012 ha ottenuto il massimo riconoscimento delle 4 VITI nella seconda edizione della Guida ai Vini d’Italia VITAE edita dall’Associazione Italiana Sommelier.
Venerdì 13 novembre in occasione della presentazione dell’edizione 2016 della Guida, presso lo spazio The Mall, nel cuore del nuovo skyline di Milano, sarà dedicata una degustazione esclusiva alle eccellenze italiane insignite dell’importante riconoscimento.
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3-4 ottobre 2015 Raboso del Piave e Manzoni Bianco ad Expo
Saremo presenti all’ EXPO, sabato 3 e domenica 4 ottobre 2015, dalle ore 18:00 alle 22:00, alla degustazione con i vini delle Socie dell’Associazione LE DONNE DEL VINO che si terrà presso il Padiglione Vino Italia – Plateatico Area Hortus, nella bellissima balconata coperta a piano terra che si affaccia su Piazza Italia.
In degustazione:
Raboso Piave Doc,
il vitigno che ha scritto la sua storia nelle Terre del Piave
Manzoni Bianco Igt Marca Trevigiana,
il vitigno nato dalla lunga e appassionata ricerca del Prof. Luigi Manzoni, preside dal 1912 della Scuola Enologica di Conegliano (TV), più antica d’Italia.Leggi Tutto » -
Guida Michelin: ITINERARI TRA I VIGNETI
La nostra cantina tra quelle selezionate dalla nuova Guida Michelin ITINERARI TRA I VIGNETI – alla scoperta di 750 cantine in Italia, Canton Ticino e Istria selezionate:
L’azienda è legata al vitigno simbolo di questo territorio, il Raboso, e il suo titolare, Giorgio Cecchetto, è uno dei soci fondatori della Confraternita del Raboso Piave, che si propone di promuovere la conoscenza, la valorizzazione, la promozione e la diffusione dell’unico vitigno autoctono a bacca rossa della Marca Trevigiana e del vino che ne deriva.
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Dama d’Oro al Sante Rosso
Il Sante Rosso 2012 Merlot Igt delle Venezie di Giorgio Cecchetto si aggiudica la Dama d’Oro, il massimo riconoscimento, a Enoconegliano, il XVII Concorso Enologico Regionale – Selezione dei Vini Veneti.
La manifestazione, realizzata con la collaborazione dell’Associazione Enologi Enotecnici Italiani, e’ riservata ai vini a denominazione di origine e a indicazione geografica tipica e ai vini di qualità prodotti nella regione Veneto e si propone di far conoscere al consumatore la migliore produzione enologica regionale e stimolare lo sforzo delle aziende vitivinicole per il miglioramento della qualità dei prodotti.
Alla selezione hanno partecipato 113 aziende della regione Veneto per un totale di 323 vini in concorso. Complessivamente sono stati selezionati 292 vini pari al 90% dei campioni presentati. Ai primi tre classificati di ogni categoria sono stati assegnati rispettivamente la Dama d’Oro, il Sigillo d’Argento ed il Sigillo di Bronzo mentre agli altri vini che hanno raggiunto o superato gli 80/100 è stato assegnato il Diploma di merito.
Sante Rosso 2012 IGT delle Venezie
Il Merlot è il vitigno più diffuso al mondo ed e’ presente in Veneto già dal 1880. Rappresenta una realtà molto significativa nel trevigiano e con il SANTE ROSSO ha conquistato numerosi riconoscimenti anche in ambito internazionale, tra i quali la Medaglia di Bronzo a Vinitaly 2007, il titolo di Miglior Merlot d’Italia al Concorso Nazionale “Mondo Merlot” di Aldeno (TN) per ben due anni consecutivi e non ultima la Medaglia d’Argento al Concorso Mondiale dei Merlot 2015 di Zurigo.
Profumi stratificati ricordano la prugna, la ciliegia e la frutta matura ed il sapore è asciutto, armonico e persistente. Ogni anno sono indicate in etichetta le particelle ed il numero dei filari in cui vengono raccolte le migliori uve.
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“Donne che raccontano donne”
Venerdì 4 settembre il nostro ROSA BRUNA Rosato Spumante Brut Metodo Classico tradizionale sarà protagonista di un brindisi tutto speciale dedicato alle donne che lavorano, a conclusione dell’evento “Donne che raccontano le donne”, presso lo studio di architettura CU’Design di Ormelle, Treviso.
La rassegna di incontri “Donne che raccontano Donne” affronta un tema sempre attuale, ma ancora oggetto di tabù e stereotipi quotidiani, con la volontà di capire, ironizzare, confrontare case history particolari e contaminare il pensiero attuale. Venerdì 4 settembre si parla di “Donne che corrono tra lavoro e famiglia: cosa ne pensano i famigliari”, un’analisi che toccherà prospettive differenti grazie alle indicazioni di Sara Monte, psicologa, psicoterapeuta e mediatrice familiare, con l’intervento del dott. Tito Sartori, psicologo e psicoterapeuta, e la testimonianza della dott.ssa Patrizia Pinato, direttore leasing di McArthurGlen, che con la sua esperienza nelle più grandi maison della moda, da Valentino ad Armani, ci racconterà come sia difficile, ma possibile conciliare famiglia e lavoro.
Gli incontri si svolgono presso lo studio CU’DESIGN in via XXIV Maggio, 23 a Ormelle (TV), dalle ore 18 alle ore 20.
L’ingresso è libero, ma il numero dei posti è limitato: è obbligatoria la prenotazione via mail a info@cu-design.com o via telefono al numero 348 4528194.
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