Fortemente legati al nostro territorio e ai vitigni che più lo rappresentano, crediamo sia fondamentale misurare e comprendere l’impatto ambientale generato dalla nostra attività produttiva. L’obiettivo è ridimensionare i comportamenti errati e crearne di nuovi più etici e sostenibili per garantire alle generazioni future soluzioni rispettose dell’ambiente e delle sue risorse.
Sulla base di questo obiettivo, nel 2017 abbiamo ottenuto, per tutte e tre le nostre sedi aziendali, due certificazioni di sostenibilità: S.Q.N.P.I. e V.I.V.A. per responsabilizzare le nostre scelte. Dal 2020 tutta l’energia che utilizziamo nei vari processi produttivi e che non riusciamo a compensare con il nostro impianto fotovoltaico, grazie a Dolomiti Energia deriva solo da fonti rinnovabili. Parallelamente nello stesso anno ci siamo posti un nuovo obiettivo: diventare “nature positive” entro il 2040 gestendo i boschi secondo i principi di FSC® (ICILA-FM/COC-004492) e aderendo ad iniziative nazionali ed internazionali di riforestazione. Il progetto oltre ad essere atto alla cattura delle nostre emissioni di CO2, vuole essere un’occasione per favorire la biodiversità e il coinvolgimento della comunità locale in iniziative volte a tutelare e migliorare il territorio.
Attraverso S.Q.N.P.I. (Sistema di Qualità Nazionale Produzione Integrata), certificazione rilasciata dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MIPAAF), garantiamo un sistema agricolo di produzione basato su metodi agronomici e di difesa che prediligano l’utilizzo di risorse e di meccanismi di regolazione naturali, limitando l’impatto sull’ambiente. (Per info: osservatorioSQNPI@politicheagricole.it)
Mentre, con la certificazione “V.I.V.A. La Sostenibilità nella Vitivinicoltura in Italia” rilasciata dal Ministero della Transizione Ecologica, ogni due anni valutiamo le nostre prestazioni di sostenibilità e sviluppiamo piani di miglioramento basandoci su quattro indicatori: aria, acqua, territorio e vigneto. Il primo indicatore esprime il totale delle emissioni di gas serra associate direttamente e indirettamente alla produzione di una bottiglia di vino da 0,75 l (Carbon Footprint). Il secondo calcola il consumo di acqua dolce impiegata per l’irrigazione e per gli usi di cantina (Water Footprint). Il terzo analizza le conseguenze delle attività aziendali sul territorio sia di tipo paesaggistico, sia relative ad aspetti socio-economici, mentre l’ultimo valuta le pratiche di gestione agronomica.
Crediamo che essere sostenibili non significhi solo prestare attenzione a tutte le fasi del processo produttivo, ma anche ad esempio prevedere soluzioni che agevolino il consumatore nel riuso o riciclo della confezione dopo l’acquisto. Per questo motivo, oltre ad aderire a progetti di riciclo, siamo impegnati nella ricerca di nuovi materiali e soluzioni per il packaging delle bottiglie e delle confezioni con l’obiettivo di ridurre i rifiuti generati dalla nostra attività.
Salvaguardia e mantenimento di siepi, boschi e vigneti storici come la Bellussera.
Favorire l’insediamento di insetti pronubi, attraverso l’inerbimento del vigneto durante tutte le fasi vegetative.
Rispetto delle linee guida del sistema di produzione integrata, il quale prevede l’utilizzo di risorse e di meccanismi di regolazione naturali, limitando l’impatto sull’ambiente.
Prediligere personale, fornitori di uve e di materiali provenienti dalla comunità locale.
Controlli costanti sulle uve e sui vini, al fine di garantire qualità e rintracciabilità.
Dare impulso all’economia circolare aderendo a progetti volti a ridurre i rifiuti prodotti e scegliendo packaging ed imballaggi rispettosi dell’ambiente.
Sviluppo di progetti a favore della collettività, con l’obiettivo di fare impresa in maniera condivisa ed inclusiva.
Aderire ad iniziative volte a promuovere la storia e i prodotti del territorio, favorendo il turismo e l’enoturismo.
Certificare l’impegno ambientale e condividere con il consumatore i risultati relativi agli impatti generati dall’attività aziendale su aria, acqua, vigneto e territorio.
Avere la consapevolezza dell’impatto generato dalla propria attività per poter attuare azioni sostenibili volte a preservare il territorio e la sua storia, garantendo alle generazioni future soluzioni rispettose dell’ambiente e delle sue risorse.
I disegni sono stati realizzati da Nicola Ferrarese, illustratore freelance per il mercato editoriale e pubblicitario.
Dal 2009 ricopre il ruolo di direttore organizzativo del Treviso Comic Book Festival.