Tutelare, controllare, responsabilizzare, riciclare e comunicare. Le nostre scelte green per garantire in viticoltura il giusto equilibrio tra uomo e ambiente
Diventare climate positive entro il 2026: comporta un nuovo modo di fare impresa, di affrontare la viticoltura e la vita in cantina. Un percorso virtuoso che ci porterà entro l’estate 2022 alla redazione di un Bilancio di Sostenibilità, uno strumento prezioso per quantificare l’impronta dell’impresa sull’ambiente, un riassunto di impegni e risultati nell’ambito della Corporate Social Responsibility, o responsabilità d’impresa.
Di seguito proponiamo 5 azioni utili e concrete per ridurre le emissioni inquinanti e per promuovere una crescita in equilibrio tra uomo e natura. Cinque passi per comprendere e contenere l’impatto ambientale delle attività produttive, che tutti possono fare propri, rimediando agli errori del passato e rendendo il mondo un posto migliore per le generazioni di oggi e di domani.
- TUTELARE il territorio e preservare la biodiversità
Essere climate positive significa catturare nell’atmosfera più emissioni di CO2 rispetto a quanto rilasciato dall’azienda nello svolgimento delle attività produttive. Per contrastare l’inquinamento ambientale e preservare la biodiversità, curiamo un numero crescente di foreste e colonie d’api. Dal 2021, infatti, siamo iscritti all’Associazione Regionale Apicoltori del Veneto e ospitiamo nei nostri boschi e tra i nostri vigneti diverse arnie, dando dimora a migliaia di api. Inoltre, da gennaio 2022, le foreste di proprietà – tra cui il neo inaugurato bosco a Coste di Maser – vantano la certificazione FSC®, sinonimo di gestione del territorio secondo rigorosi standard internazionali.
- Avviare una filiera CONTROLLATA: energia pulita e stakeholder rispettosi dell’ambiente
Il controllo della filiera produttiva è fondamentale per misurare l’impatto ambientale di un’impresa ed efficientare le risorse impiegate e i processi. Dal 2018 siamo impegnati, da un lato a ridurre di anno in anno il 2,5% delle emissioni di CO2, dall’altro a collaborare con operatori attenti alla causa ambientale. Un impianto fotovoltaico messo a dimora nel 2016, energia da sole fonti rinnovabili dal 2020, un parco macchine a basso impatto ambientale e accordi con fornitori e corrieri accuratamente selezionati sono le operazioni messe in campo per difendere e custodire l’ecosistema, senza escludere la crescita in termini di produzione e fatturato dell’azienda.
- Utilizzare metodi di coltivazione sostenibili, con un uso RESPONSABILE dell’acqua
Altro aspetto da considerare sono i rischi legati alla crisi climatica. Eventi estremi di siccità, picchi di calore e bombe d’acqua rappresentano un pericolo da non sottovalutare per vigneti e siti produttivi. In questo senso, è possibile mitigare gli effetti di un clima sempre più instabile attraverso un uso responsabile dell’acqua e, in generale, delle risorse a disposizione dell’uomo. Come azienda, ad esempio, ottimiziamo il consumo idrico in vigneto utilizzando la tecnologia di Idroplan e seguiamo il protocollo della certificazione Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata (SQNPI) per garantire un sistema agricolo di produzione basato su metodi agronomici e di difesa, che prediligono l’utilizzo di risorse e meccanismi di regolazione naturali, limitando l’impatto sull’ambiente.
- Dire addio allo scarto: RICICLO, riuso e soluzioni intelligenti per un’economia circolare
In un periodo storico in cui lo smaltimento dei rifiuti rappresenta una problematica non più trascurabile, risultano fondamentali il riciclo, il riuso e la rigenerazione delle materie prime e del territorio, anche nel mondo del vino. Aderiamo a progetti di riciclo sia per le bobine di carta siliconata delle etichette con RafCycle di UPM Raflatac, sia per i tappi di sughero con Etico di Amorim Cork Italia. Le bottiglie che utilizziamo sono prodotte con almeno il 49% di vetro riciclato e la totalità della carta, per il packaging, e del legno, per le barriques, è certificata FSC®. A completamento di questo impegno, da inizio anno abbiamo introdotto EAD, Etichetta Ambientale Digitale, uno strumento che attraverso un semplice qrcode, apposto sul retro-etichetta dei vini, aiuta i consumatori a smaltire correttamente le componenti dell’imballaggio.
- COMUNICARE una viticoltura sostenibile
Diventare un divulgatore della sostenibilità, raccontando che una viticoltura attenta all’ambiente è possibile, soprattutto se si punta alla valorizzazione delle produzioni locali e delle ricchezze del territorio. “I progetti scelti dalla nostra azienda – spiega Sara Cecchetto, responsabile sostenibilità della cantina – nascono dalla consapevolezza che è necessario non solo catturare le emissioni di CO2, ma anche proteggere la biodiversità, conservare le risorse idriche e favorire il coinvolgimento della comunità locale, con iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle azioni da intraprendere per contrastare gli effetti dell’inquinamento atmosferico”.
« TREBBIATURA SOLIDALE DI GRANI ANTICHI CON MEZZI DEI PRIMI DEL ‘900 IL QRCODE NELLE ETICHETTE DEI NOSTRI VINI COME STRUMENTO ANTI-GREENWASHING »